Avendo studiato Comunicazione pubblica, sociale e politica all’Università di Bologna e avendo maturato alcune esperienze lavorative nella Pubblica Amministrazione [PA] sono da sempre interessata a capire come la cittadinanza si evolve grazie alle tecnologie digitali che trasformano i processi di interazione e comunicazione tra PA e cittadini, sia in Italia che all’estero.
In questo articolo presento il lavoro dell’Agenzia per l’Italia Digitale [AgID], l’agenzia governativa il cui obiettivo è migliorare il modo in cui interagiamo con la PA cercando di dargli uniformità e coerenza.
Partiamo da un po’ di storia e dal quadro normativo che la accompagna, per poi vedere nel dettaglio di cosa si occupa l’agenzia.
L’AgID è l’agenzia tecnica della Presidenza del Consiglio che garantisce la realizzazione degli obiettivi dell’Agenda Digitale Italiana (in coerenza con l’Agenda Digitale Europea), e vuole contribuire a innovazione e crescita economica attraverso la diffusione dell’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
L’AgID è stata istituita con Decreto legge 22 giugno 2012, n. 83, e opera in base a diverse normative dettagliate in questa pagina, occupandosi di:
- Coordinare le amministrazioni nel percorso di attuazione del Piano Triennale per l’informatica della Pubblica amministrazione elaborando indirizzi, regole tecniche e linee guida in materia di omogeneità dei linguaggi, delle procedure e degli standard per la piena interoperabilità e uniformità dei sistemi informatici;
- Promuovere la collaborazione tra le istituzioni e gli organismi internazionali, nazionali e locali;
- Promuovere e diffondere le iniziative di alfabetizzazione digitale;
- Vigilare sulla qualità dei servizi e sulla razionalizzazione della spesa informatica della PA.
Nel dettaglio le sue attività e ambiti di intervento sono:
- Progettare e costruire piattaforme per la PA dedicate a:
- Pagamenti elettronici alla pubblica amministrazione [pagoPA];
- E-Procurement;
- Posta elettronica certificata;
- Firma elettronica qualificata;
- Fatturazione elettronica;
- Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente [ANPR];
- Strumenti di gestione di incassi e pagamenti della PA [SIOPE e SIOPE+];
- Sistema di Gestione dei Procedimenti Amministrativi [SGPA];
- Sistema Pubblico di Identità Digitale [SPID];
- Carta Nazionale dei Servizi;
- Conservazione archivi di documenti e dati informatici;
- Applicazione del Regolamento UE n° 910/2014 eIDAS (electronic IDentification Authentication and Signature) sull’identità digitale;
- Registrazione al dominio .gov.it;
- Sanità digitale [ad esempio, gestione di prenotazioni tramite (CUP) e del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE)].
- Definire le regole per le infrastrutture informatiche della PA:
- Favorendo l’adozione di tecnologie Cloud attraverso la qualificazione di servizi e infrastrutture cloud (fornite da pubblici o privati) conformi a specifici parametri di sicurezza e affidabilità;
- Razionalizzando le risorse ICT e armonizzando i Data Center (CED) in funzione di migliorare efficienza, sicurezza e rapidità nell’erogazione dei servizi ai cittadini e alle imprese;
- Garantendo l’interoperabilità tra i sistemi informatici delle PA attraverso il Sistema Pubblico di Connettività (SPC);
- Garantendo la continuità operativa e minimizzando gli effetti dannosi di un evento che interrompe un servizio informatico.
- Definire la sicurezza informatica della PA:
- Controllando l’attuazione tecnologica, organizzativa e procedurale delle misure minime di sicurezza delle ICT;
- Aiutando le amministrazioni richiedenti nell’analisi e nell’implementazione della sicurezza cibernetica attraverso strumenti come CERT-PA [Computer Emergency Response Team Pubblica Amministrazione] che vuole contrastare le minacce informatiche con raccomandazioni, strategie, normative su sicurezza e gestione delle emergenze.
- Raccolta e analisi di dati della PA, quali:
- Dati sull’avanzamento degli stessi progetti strategici di trasformazione digitale
- Dati di interesse nazionale, tra cui per citarne solo alcuni: Repertorio nazionale dei dati territoriali (RNDT); Anagrafe nazionale della popolazione residente (ANPR); Banca dati nazionale dei contratti pubblici (BDNCP) Casellario giudiziale; Registro delle imprese; Anagrafe delle aziende agricole;
- Open Data per la promozione della trasparenza della PA;
- Dati Aperti e Vocabolari controllati per favorire la standardizzazione dei linguaggi.
- Definire le Linee Guida del Design dei servizi digitali della PA, ovvero un sistema condiviso di riferimenti progettuali e visivi relativi al design dei siti e dei servizi definito da dettagliati standard di accessibilità e usabilità.
Per tutti questi ambiti l’Agenzia si occupa di definire linee guida e i relativi regolamenti di attuazione, e si avvale del lavoro del Team per la Trasformazione Digitale istituito nel 2016 e attualmente operante in proroga fino a settembre 2019.
Attualmente l’agenzia opera in applicazione del Piano Triennale per l’informatica nella Pubblica amministrazione 2017-2019 redatto dal Team per la Trasformazione Digitale.
Questo video, seppur di due anni fa, ci racconta la mission dell’agenzia e alcuni dei suoi progetti che per molte realtà della PA potrebbero sembrare ancora fantascienza, eppure pare che le cose stiano rapidamente cambiando.
I compiti dell’AgID sono molto ampi quanto decisivi per lo sviluppo digitale della PA italiana e della cittadinanza elettronica. Sicuramente un’agenzia il cui operato va monitorato non solo da parte dei professionisti della PA ma anche dei cittadini che hanno a cuore la possibilità di superare il modo obsoleto secondo cui molte PA ancora lavorano e poter semplificare enormemente la propria vita quotidiana.
Per avere maggiori informazioni su quando fatto e quanto ancora da fare sia da parte dell’AgID che di altri stakeholder coinvolti puoi leggere il mio articolo La digitalizzazione della PA italiana: qual è lo stato dell’arte?
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